Vincenzo Italiano, finito sotto le luci della ribalta a seguito della finale di Conference League ottenuta con la Fiorentina, è in realtà già da tempo nel mirino della dirigenza azzurra. Non è infatti una novità che Aurelio De Laurentiis stimi l’ex tecnico dello Spezia, così come non è da escludere che possa essere proprio lui l’erede di Ciccio Calzona sulla panchina dei partenopei. In occasione del passaggio del turno ottenuto dai viola, anche Riccardo Trevisani si è espresso sull’allenatore dei toscani.
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Trevisani: “Italiano ha fatto delle cose incredibili”
Il giornalista sportivo di Mediaset, durante un intervento a Radio Firenze Viola, ha così elogiato Italiano: “La maglietta celebrativa di Vincenzo Italiano che avevo promesso è in lavorazione… (ride, ndr). Avevo promesso che ne avrei approntata se il tecnico avesse conquistato un’altra finale, dopo le due dell’anno scorso. Chiamatemi quando riaccadrà! Credo che non riceverò telefonate…”.
Qual è il suo livello di stima per Italiano?
“Ha fatto delle cose incredibili in una città esigente, amante del bello, che ha aspettativa. C’è una percezione delle cose, però, per cui ogni risultato negativo viene considerato un fallimento. La sconfitta fa parte del percorso di uno sportivo: anche i più forti vincono. Mi sembra che il mondo stia andando verso una direzione per cui: o vittoria o immondizia. Se la Fiorentina è la squadra che ha preso meno tiri in porta in campionato forse il merito è anche dell’allenatore. Così come per le tre finali conquistate in due anni. Poi anche io sono in disaccordo con lui su delle cose, però da qui a farlo passare per un problema mi fa pensare che non ci si ricordi in che condizioni Italiano ha preso la Fiorentina. Bisognerebbe fare una statua a questo allenatore”.
Non è più possibile che rimanga a Firenze?
“Se al primo gol subito l’anno prossimo non si riparte dalle critiche su come difende Italiano magari sì. Altrimenti è un po’ difficile. Cosa ci si aspetta da Italiano e dalla Fiorentina? Perché se ci si aspetta lo scudetto, ogni discorso è privo di ogni significato”.
Ma la finale di Atene per la valutazione di Italiano quanto conta?
“Per me non cambia assolutamente niente. Io penso che se guardi la struttura della Conference, difficilmente la Fiorentina fosse la favorita in partenza. C’è una bella differenza fra quella che ha vinto la Roma e quella che potrebbe vincere la Viola. Eppure è tutto schiavizzato dal risultato. Se fossi tifoso della Fiorentina sarei strafelice di essere passato dal salvarmi all’ultima giornata col Genoa al giocarmi la finale di Conference League”.
Perché le punte di Italiano non segnano?
“Penso alla punta che andata alla Juventus per 70 milioni, mi sembra che segnasse con Italiano. Ovviamente mi riferisco a Vlahovic. Tutti quelli che sono venuti dopo hanno segnato poco per il loro valore rispetto alla squadra dove sono. Nzola ad esempio era il fuoriclasse dello Spezia, ma a Firenze è uno dei 10-15 buoni giocatori che ci sono. Io penso che l’allenatore permetta ai suoi giocatori di costruire e di difendersi”.