Non sarà un nuovo “caso Maignan”. Il Milan lo sa e si sta già muovendo di conseguenza. Theo Hernandez ha preso la sua decisione: vuole tornare in Spagna, all’Atlético Madrid, il club che lo ha cresciuto fino al 2016. Nessun ripensamento, nessuna apertura alle sirene arabe — nemmeno la telefonata di Simone Inzaghi, in nome dell’Al Hilal, è bastata per fargli cambiare idea. Il sì con i Colchoneros è già arrivato. Un’intesa personale, forte e rapida, come accade quando il desiderio di rientrare a casa supera ogni altra tentazione.
Ora resta da superare un ostacolo: trovare la quadra tra Milan e Atlético. Ma la trattativa, seppur ancora distante sul piano economico, è destinata a chiudersi.
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Una distanza che si accorcia
I rossoneri partono da una valutazione di 30 milioni di euro, consapevoli del valore tecnico e simbolico di Theo. I madrileni, per ora, si sono spinti a metà strada: 15 milioni. Una forbice ampia, ma destinata a ridursi. Il Milan sa di non avere troppo margine: con Maignan già in bilico e anch’egli in scadenza nel 2026, trattenere due top player con il contratto in progressivo esaurimento sarebbe un rischio, sia economico che sportivo.
Non si tratta solo di evitare un nuovo caso Maignan, il cui passaggio al Chelsea è sfumato sul gong del mercato straordinario. Si tratta di pianificare il futuro con lucidità, consapevoli che certi addii, se ben gestiti, possono anche aprire nuove prospettive.
Tare al lavoro: quattro nomi per il post-Theo
L’arrivo di Igli Tare in dirigenza ha portato pragmatismo e tempestività. Il direttore sportivo ha già aperto il fascicolo “Erede di Theo”, con almeno quattro nomi cerchiati in rosso. Il primo è Maxim De Cuyper, laterale del Club Brugge, giovane e in piena esplosione. Poi ci sono Oleksandr Zinchenko, che all’Arsenal non è più intoccabile, e due piste italiane, di grande fascino ma alto costo: Andrea Cambiaso e Destiny Udogie.
Proprio Cambiaso e Udogie rappresentano due ipotesi suggestive ma difficili: la Juventus e il Tottenham non intendono fare sconti, e le valutazioni superano ampiamente i 30 milioni. Ecco perché De Cuyper e Zinchenko appaiono al momento le piste più concrete.
Theo Hernandez: un addio che non brucia, se ben gestito
Theo Hernandez ha dato molto al Milan: gol, assist, leadership, identità. Ma il tempo, come sempre, cambia le dinamiche. Il suo addio, oggi, non è una rottura. È un ciclo che si chiude con maturità da ambo le parti. L’accordo con l’Atlético è la sua volontà. Il Milan lo asseconda, non senza cercare la giusta contropartita.
L’importante è che, stavolta, non si arrivi impreparati. Perché perdere un big fa parte del gioco. Non saperlo sostituire, invece, è imperdonabile.
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