La notizia lanciata ieri da Ciro Venerato, riguardante l’accordo tra il Napoli e Antonio Conte, ha acceso nuovamente gli animi attorno al possibile approdo del tecnico salentino all’ombra del Vesuvio. Sulla questione è oggi intervenuto, per 1 Station Radio, Pasquale Savione, coordinatore del Corriere dello Sport online.
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Savione: “Resta valida quella lista”
Questo l’intervento integrale di Savione durante 1 Football Club:
Come commenta la notizia, giunta nella giornata di ieri, di un accordo raggiunto tra Conte e il club partenopeo?
“Onestamente, dico che, per quanto ci risulta, non è cambiato niente rispetto alla settimana scorsa. C’è un Napoli che ha questa lista e sono convinto che proprio da qui uscirà il nome del prossimo allenatore, con Gasperini e Pioli favoriti su Conte e Italiano. A noi, questa accelerata improvvisa non risulta. Magari, però, i colleghi sono meglio informati.
È chiaro che il Napoli sta valutando tante situazioni. Abbiamo raccontato dell’accelerata del Napoli per Buongiorno, divenuto uno dei principali obiettivi per la difesa. Una operazione onerosa che il club voleva concretizzare già a gennaio. L’intreccio col Torino continua con l’interesse dei granata per italiano. Abbiamo raccontato anche dell’interesse per Brescianini. Sono trattative che vanno avanti in attesa del nuovo allenatore. Credo che, con il passare delle settimane, la situazione andrà definendosi”
Come ha interpretato le dichiarazioni di Calzona? Crede siano state lesive per i giocatori?
“Non è possibile che il Napoli non onori nemmeno la maglia. Nelle ultime gare è successo questo, ed è chiaro ci siano delle responsabilità evidenti della squadra. Tuttavia, quando sento parlare di una squadra che non è concentrata, che non annusa il pericolo, per carità, in campo ci vanno i giocatori, ma dovrà esserci anche una responsabilità del tecnico. Non mi sembra che il Napoli sia l’unica squadra in cui si parla di futuro. Faccio l’esempio di Lukaku che, al 90%, il prossimo anno non sarà con i giallorossi. È anche l’allenatore, dunque, che deve portare la squadra ad approcciare meglio alla gara, ad aiutarla a comprendere che si gioca gran parte della stagione nelle prossime partite.
Secondo voi, Osimhen ha interesse a fare figuracce nelle successive partite? Evidentemente, non si riesce a trasmettere concentrazione alla squadra. Troppo facile attribuire ogni responsabilità al gruppo. Ci sono anche allenatori che cambiano volto alle proprie squadre, soprattutto a motivare il gruppo. In quello azzurro, d’altronde, c’è una certa spaccatura, con Calzona che si affida ai soliti tredici uomini. A Napoli c’è un problema molto complesso, che coinvolge i calciatori ma anche la guida tecnica dei diversi allenatori”