FINALMENTE. 24 giorni di agonia, 1 sconfitta contro il Milan e 3 pareggi prima che il Napoli potesse tornare a guadagnare tre punti. Tre punti che pesano molto più della mera matematica, ma che valgono come un macigno in termini di pesistica se si ripensa alla stagione che stanno vivendo i partenopei. La prima tripletta di Osimhen di quest’anno, la prima doppietta di Kvara e Rrhamani ancora in gol, riaccendono la fiamma – ormai molto fioca – nel cuore dei tifosi azzurri.
Un Mapei Stadium gremito di tifosi partenopei che hanno percorso oltre 600km a seguito della maglia, per dare la carica ai propri beniamini e, mai come stavolta, ce l’hanno fatta. Nonostante il Napoli sia andato immediatamente sotto di un gol, con la rete segnata da Racic al 17′, le urla a squarciagola si sono fatte sentire fino ed oltre al 90′.
Sassuolo-Napoli è una rondine a primavera?
Gioco di squadra, ampiezza, verticalizzazione, Sassuolo-Napoli è una rondine a primavera? Tutto fa pensare che il popolare detto non si addica a questo caso e che, finalmente, sembra essere davvero uno spiraglio di luce per una stagione totalmente buia per i partenopei.
Francesco Calzona sembra aver portato con sé la serenità che mancava nella testa della squadra che ha cominciato la stagione 23/24 con troppe ombre. Uno su tutti, e questa sera è particolarmente spiccato, è Kvara che, anch’egli come il Napoli, era a digiuno da 24 giorni. La tripletta di Osimhen, poi, è l’evidenza di quanto, mai come quest’anno, il nigeriano sia mancato tra le fila dei partenopei: Raspadori e Simeone ancora a digiuno, ma subentrati con la voglia di spaccare una partita già stravolta.