«Undici giocatori uniti da un’idea, che hanno macinato, macinato, macinato gioco. Come piace a me. Per tutta la partita. Conte sta facendo un miracolo». È quanto dichiarato da Arrigo Sacchi in un’intervista a Il Mattino, dove l’ex allenatore del Milan ha raccontato la sua ammirazione per il Napoli di Antonio Conte. Dopo aver visto la sfida tra Napoli e Inter, Sacchi non ha perso tempo: ha afferrato il telefono e ha chiamato Conte per complimentarsi. «Dovevo dirglielo subito, sono rimasto incantato dalla reazione della sua squadra dopo lo scivolone contro il Como. Ho visto la sua rabbia, la sua determinazione. È un Napoli che si identifica nel suo tecnico e in quello che vuole».
Sacchi, che ormai preferisce godersi il calcio dalla distanza, senza pensare a un ritorno in panchina, ha offerto la sua visione del gioco nell’intervista pubblicata da Il Mattino, e ha anche dispensato qualche consiglio. «Mi hanno persino chiamato dal Brasile per chiedermi suggerimenti», ha raccontato con il consueto entusiasmo.
Il suggerimento di Sacchi al Milan: «Conte sarebbe perfetto per loro»
Nell’intervista su Il Mattino, Sacchi non si è limitato a elogiare il Napoli di Conte, ma ha anche suggerito al Milan di puntare proprio su di lui. «Trovatemi una sola squadra di Serie A che non vorrebbe avere Conte in panchina, e che non abbia il rimpianto di non averlo preso. Si parla spesso di 10-15 punti in più con lui? Non lo so, magari anche di più», spiega Sacchi, aggiungendo: «Gli occhi che avevano in campo i giocatori del Napoli l’altra sera sono quelli che conosco io. Perché Antonio è un mio amico».
Quando gli viene chiesto se stia cercando di convincere Conte a dirigere il Milan, Sacchi sorride: «Sarebbe perfetto per la rivoluzione che è necessaria fare tra i rossoneri, come anche un altro amico, Maurizio Sarri. Ma Conte sta bene al Napoli, è felice, è tutt’uno con l’ambiente. Ed è evidente che sia riuscito a trasmettere tutto se stesso alla squadra. Pochi calciatori affermati e tanti che stanno dimostrando di voler arrivare in alto».
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Napoli a -1 dall’Inter: lo scudetto è possibile?
Sacchi ha poi commentato la corsa scudetto, e nell’intervista a Il Mattino non ha nascosto il suo ottimismo per il Napoli, che si trova a un solo punto dall’Inter. «Nei comportamenti in campo vedo umiltà e quello spirito di sacrificio che sono fondamentali per arrivare al successo. Con Conte c’è stata una sorta di rivoluzione culturale».
Sacchi ha anche confermato l’importanza della mentalità che Conte cerca di trasmettere ai suoi: «Nel calcio, come nella vita, bisogna abbattere i propri limiti mentali. Conte vuole dire che possono diventare qualsiasi cosa, purché ci si impegni a raggiungere l’obiettivo. Nessuno è più bravo di lui nel tirar fuori il massimo da un calciatore».
La fiducia in Conte: il segreto del suo successo
Un altro aspetto evidenziato nell’intervista è la fiducia che Conte sa creare nei suoi giocatori, secondo Sacchi uno dei segreti del suo successo. «Si fidano di lui, sanno che può farli essere migliori di quanto già siano. Ha fatto lui il mercato questa estate, giusto? Vuol dire che ha scelto anche in base a certe caratteristiche umane».
Sacchi ha raccontato un aneddoto legato ai suoi anni da allenatore, rivelando nell’intervista a Il Mattino quanto fosse attento anche alle qualità umane dei giocatori: «Prima di acquistare Rijkaard, mandai un mio uomo di fiducia a seguirlo per due settimane, persino nei locali di Amsterdam, per capire che tipo di persona fosse. I dirigenti di oggi fanno lo stesso? Non ne sono sicuro, qualche dubbio ce l’ho. Per costruire una buona squadra servono uomini affidabili, in campo e fuori. E il Napoli è questo».
Napoli-Inter: Sacchi elogia il gioco dei partenopei
Parlando della partita, Sacchi ha voluto sottolineare la qualità del gioco espresso dal Napoli contro l’Inter. «La cosa che mi è piaciuta di più è stata la qualità del gioco e la continuità della prestazione. Hanno macinato idee per tutta la partita, senza mai arrendersi. Gli altri hanno fatto solo un tipo di partita, mentre Conte ne ha fatte tantissime».
E anche se l’Inter è uscita sconfitta, Sacchi non ha criticato eccessivamente Simone Inzaghi, come ha spiegato a Il Mattino: «No, non ha fatto un catenaccio. Si è difeso in maniera organizzata, precisa. In maniera moderna».
Il Napoli e la costruzione di una squadra vincente
Sacchi ha espresso il suo disappunto per la tendenza italiana di giudicare solo dal risultato. Anche se il Napoli non vince da cinque partite, nell’intervista a Il Mattino ha spiegato che vede molto di più della semplice mancanza di vittorie: «L’abitudine italiana di vedere solo il risultato è sbagliata. Solo nel secondo tempo contro il Como ho visto qualche passo indietro. Il Napoli è una squadra costruita con saggezza, seguendo le regole fondamentali per la costruzione di una squadra».
Secondo Sacchi, il Napoli è un club che ha scelto un allenatore con idee chiare e lo sostiene in tutto. «Il Napoli è un club con idee chiare, che ha scelto un allenatore e lo difende sempre. Con De Laurentiis, non è mai scontato. E mi pare che tutti i giocatori siano stati scelti in base al credo di Conte. Ho l’impressione che lo amino tutti, e non è una cosa semplice», ha dichiarato a Il Mattino.
Le telefonate con Conte: il rispetto reciproco
L’intervista si chiude con un simpatico retroscena sulle frequenti telefonate tra Sacchi e Conte. «Lo chiamo spesso. L’altra sera l’ho chiamato dopo un’ora dalla partita perché volevo dirgli quanto era stato bravo contro l’Inter, nelle scelte iniziali, nel ritmo, nella voglia di comandare il gioco. È un onore avere un allenatore italiano come lui. È normale che lo vogliano tutti». Sacchi ha anche ricordato un episodio dei primi anni di Conte come allenatore: «I primi appunti sugli allenamenti li copiava da me, e mi chiedeva il permesso!».
Questo rapporto speciale tra Sacchi e Conte, raccontato nell’intervista a Il Mattino, continua a essere una fonte di ispirazione per entrambi. E, con il Napoli sempre più vicino alla vetta, l’influenza del maestro di Fusignano nel gioco di Conte sembra evidente più che mai.
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