Nella giornata di ieri, è andato avanti il processo Juventus, altresì conosciuto come processo Prisma, in cui sono coinvolti ben 12 ex dirigenti della società. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, si è tenuta davanti al giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Roma, Anna Maria Gavoni, una nuova fase del procedimento che coinvolge la Juventus in merito al caso delle presunte plusvalenze fittizie e delle operazioni sugli stipendi realizzate durante e dopo l’emergenza pandemica. Durante l’udienza è intervenuta la Procura, presentando le proprie argomentazioni, insieme alle parti civili, che hanno fatto sentire la propria voce.
Il momento più significativo della giornata è stato senza dubbio l’interrogatorio di Maurizio Arrivabene, ex amministratore delegato del club bianconero, il quale ha risposto in maniera esaustiva a tutte le domande, rivendicando la correttezza delle sue azioni e la legittimità delle decisioni prese nel periodo in questione.
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Processo Juventus, prossima udienza prevista per il 27 giugno
Nel corso dell’udienza è stato ascoltato anche Stefano Cerrato, attuale Chief Financial Officer della Juventus, che ha scelto di rendere dichiarazioni spontanee in qualità di persona informata sui fatti.
La Procura ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per diversi ex vertici della società, tra cui Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Fabio Paratici. Le accuse contestate comprendono, a vario titolo, reati come manipolazione del mercato, falso in bilancio, ostacolo all’attività degli organi di vigilanza e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Il prossimo appuntamento in aula è previsto per il 27 giugno a Roma. In quella sede, se il giudice dovesse accogliere le richieste dell’accusa, si aprirebbe ufficialmente il processo, che potrebbe entrare nel vivo già con l’inizio dell’autunno.