La FIFA ha annunciato una significativa revisione del proprio Codice Disciplinare per rafforzare la lotta contro ogni forma di discriminazione, con particolare attenzione agli episodi di razzismo. Le modifiche, approvate dal Consiglio della federazione internazionale, si inseriscono nel solco delle decisioni prese durante il Congresso dello scorso anno, che ha sancito l’impegno unanime delle federazioni associate contro tali comportamenti.
Tra le principali novità, l’aumento del tetto massimo per le ammende in caso di abusi razzisti: la sanzione potrà ora arrivare fino a 5 milioni di franchi svizzeri, rispetto al precedente limite di 1 milione. Le federazioni nazionali saranno obbligate ad aggiornare i propri regolamenti disciplinari per renderli coerenti con i nuovi standard FIFA.
Inoltre, club e federazioni saranno ritenuti direttamente responsabili per il comportamento dei propri tifosi. Dovranno adottare misure concrete, come il divieto d’accesso agli stadi per chi si rende colpevole di atti razzisti. I calciatori, i dirigenti e le stesse vittime potranno segnalare autonomamente gli abusi, rendendo più efficace l’identificazione dei responsabili.
LEGGI ANCHE >>> Mandorlini: “Col Genoa nessun calo di tensione”
Infine, la FIFA potrà presentare ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) in caso di inadempienze o risposte inadeguate da parte delle federazioni coinvolte. L’obiettivo è rafforzare la tolleranza zero verso il razzismo nel mondo del calcio, dentro e fuori dal campo.