Il Napoli visto stasera sembrava poter davvero portare a casa una partita “Maschia” per la prima volta in stagione. Perché il Torino di Juric ha messo in campo tutta la sua indole assieme alla sua grande personalità per mettere i bastoni fra le ruote a Calzona. Una grande somiglianza tra la squadra di Spalletti e quella di Calzona sta anche in un grande difetto: Quello di soffrire le squadre che giocano per non farti giocare. Soprattutto mettendola sul piano fisico dove i padroni di casa hanno sempre sofferto.
il Napoli e Torino botta e risposta
Con il passare dei minuti e il risultato sempre in bilico si pensava davvero al più classico degli 0-0 mentre iniziavano ad apparire vecchi traumi con partite dal finale amaro contro le squadre fisiche. Arriva la giocata del ragazzo di sempre Kvaratskhelia, l’uomo traino di questa squadra in una serata dove gli appannati erano tanti, forse davvero troppi. Una rete del georgiano della solita fattura di livello a cui oramai l’Italia è ben abituata. Dopo il gol tutti sembravano aver tirato un sospiro di sollievo, ma invece stava per arrivare il Sanabria che non ti aspetti in rovesciata su cui si pianta una difesa del tutto rivedibile come quella del Napoli. Dopo il pareggio gli azzurri non accendo più la luce a parte un faro enorme come il ragazzo che porta la 77 sulle spalle. L’assalto questa volta il Torino ha messo in condizione gli avversari di non essere pericolosi.
gli azzurri devono ripartire dal georgiano
Anche stavolta come l’andata il toro ha messo alle strette il Napoli non con una sconfitta, ma con un pareggio amaro che rallenta in maniera importante la corsa Champions in una giornata di campionato piena d’occasioni d’oro perse. Gli azzurri devono ripartire dalle gesta del georgiano, ma potrebbe non bastare per competere fino alla fine per un posto in Champions.
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