Napoli-Salernitana, una vittoria di cuore: da Kvaratskhelia a Demme

DiRedazione

14 Gennaio 2024 ,

Photo Credit: SSC Napoli

Il Napoli vince il derby campano contro la Salernitana all’ultimo sospiro, quel derby che solo pochi mesi fa era stata la gara scudetto e che ieri rischiava di tramutarsi in un vero e proprio incubo.

Un guizzo da tre punti, un destro che vale oro, una vittoria dall’importanza capitale. L’eroe della gara è imprevisto: si chiama Amir Rrahmani ed è l’uomo che, al sesto minuto di recupero, rialza le sorti degli azzurri e lo trascina fuori dall’ennesimo pomeriggio da dimenticare.

Da notare, al momento della rete, l’esultanza di Khvicha Kvaratskhelia che si lascia andare ad un urlo prima di gettarsi a terra come segno di liberazione. L’attaccante georgiano si è dannato l’anima in campo, ha costruito da solo diverse palle gol, ha combattuto come un leone dal primo all’ultimo minuto, anche se non è riuscito a far emergere al meglio le sue qualità.

Il 77, tuttavia, non è stato l’unico ad aver dato “anema e core” su quel prato verde. C’è un altro calciatore degno di nota, subentrato al minuto 77 per l’infortunato Cajuste: Diego Demme. Colui che nonostante i 5 mesi di campionato passati in panchina, i soli 53 minuti in Coppa Italia, non ha mai deciso di lamentarsi e si è sempre allenato con la massima professionalità. Da 2 stagioni si cerca di cederlo per trovare un nuovo vice Lobotka, ma il tedesco, arrivato a Napoli in un gennaio confusionario di 4 anni fa, quando ha lasciato un Lipsia primo in classifica, vuole giocare per la maglia azzurra.

Nei 20 minuti concessogli in campo, Demme è riuscito a portare tutto ciò che gli è stato chiesto dal proprio allenatore: interdizione e sacrificio, qualità che non gli sono mai mancate. Ben 28 passaggi e 86% di precisione per lui, che ha servito molti di questi palloni per tagliare la difesa granata e per provare a servire in mezzo i compagni. Al minuto 95′ diventa ancora di più eroe del pomeriggio azzurro, perché sugli sviluppi di una punizione la palla arriva sulla sua testa, riesce a colpire battendo il difendente avversario e serve il kosovaro, che segna il gol del 2-1 e fa esplodere di gioia il Maradona.

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