Il calcio non è solo passione, gol e trionfi. A Napoli lo sanno bene, soprattutto quando l’entusiasmo travolge la città come un’onda dopo uno scudetto atteso, sofferto e infine esploso in festa collettiva. Tra i protagonisti dell’impresa c’è Scott McTominay, centrocampista arrivato dal Manchester United e diventato in pochi mesi l’anima combattente della squadra di Antonio Conte. Gol pesanti, leadership silenziosa e una sintonia perfetta con lo spirito napoletano: l’MVP della stagione non è solo un calciatore, è un nuovo simbolo della città. Ed è proprio da questa adorazione popolare che nasce McFratm, soprannome battezzato dal compagno Pasquale Mazzocchi, crasi perfetta tra il cognome dello scozzese e il termine napoletano “fratemo” – fratello mio. Un marchio d’affetto che ora diventa marchio registrato.
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Il Napoli deposita il marchio ‘McFratm’: scudetto e strategia
Il 16 maggio, come riportato da Adnkronos, il Napoli ha depositato ufficialmente la domanda di registrazione del marchio “McFratm”, muovendosi su ben nove categorie merceologiche. Un’operazione di marketing lucida, che punta a trasformare l’eroe del campo in un’icona commerciale.
Magliette, cappellini, gadget, calamite: a Napoli già si moltiplicano i prodotti con la scritta “McFratm”, ed è evidente che il club non intende lasciarsi sfuggire questa opportunità. Valorizzare un personaggio come McTominay, perfettamente calato nella narrazione partenopea, significa anche capitalizzare sul piano economico ed emozionale, fidelizzando una tifoseria che ama mescolare ironia e appartenenza.
Un marchio tra folklore e globalizzazione
“McFratm” non è solo una trovata simpatica: è l’incarnazione di una fusione culturale riuscita, quella tra la compostezza britannica e il calore napoletano. Un legame che ha preso vita sugli spalti, si è alimentato con le prestazioni in campo e ora si cristallizza in una scelta aziendale.
Il Napoli dimostra così di saper leggere i tempi, cavalcando il momento per trasformare l’euforia sportiva in valore economico. In un calcio sempre più globale, McTominay diventa l’emblema di una squadra che sa parlare al cuore del popolo ma anche al mercato internazionale, con l’astuzia di chi sa rendere patrimonio ciò che altrove sarebbe solo folklore.
McFratm è più di un nome
Il soprannome nato per gioco è oggi una mossa strategica. Dietro McFratm c’è la storia di uno scudetto che ha riportato Napoli sulla vetta del calcio italiano, ma anche l’intelligenza di un club che sa trasformare i suoi eroi in ambasciatori, i suoi simboli in identità, le sue emozioni in narrazione condivisa.
Scott McTominay non è solo l’MVP della stagione: è il fratemo di tutti, ed è pronto a restarlo, anche sugli scaffali dei negozi.
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