“A Napoli non mi sarei sentito importante”, Gabri Veiga racconta la sua verità

DiVALERIA CARDILLO

20 Marzo 2024
Gabri VeigaGabri Veiga (@X)

Gabri Veiga è stato l’incubo estivo di tutti i tifosi del Napoli, quasi ai livelli del famoso “treno per Yuma”. Quando la trattativa sembrava conclusa, infatti, il centrocampista spagnolo ha annunciato il suo trasferimento in Arabia Saudita. Cos’è successo? Nessuno l’ha mai saputo, ma il calciomercato è imprevedibile e questo non è un segreto.

Di quest’imprevedibilità, ha parlato anche Gabri Veiga ad AS che ha ammesso: “Nel calcio tutto cambia da un giorno all’altro, e arriva un momento in cui la visione del club nei miei confronti, per X motivi, cambia. Quindi da giocatore ho pensato, e lo penso tutt’ora, che non fosse il posto giusto per sentirmi importante né per giocare i minuti che credevo necessari per continuare a crescere dopo una stagione in cui sono stato molto importante”.

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Gabri Veiga esce allo scoperto: la trattativa col Napoli

Ai microfoni del quotidiano spagnolo AS, Gabri Veiga ha raccontato della trattativa col Napoli: “Come sempre nel calciomercato, le squadre hanno liste di preferenze in diverse posizioni, le più importanti e quelle necessarie da rinforzare. Ovviamente abbiamo ricevuto l’interesse del Napoli, che è una grande squadra. Nessuno ne dubita e lo dirò sempre. E il progetto mi è piaciuto, come potrebbe essere importante all’interno di un grande club che giocherà la Champions League”.

Ma quindi cos’ha fatto cambiare idea a Gabri Veiga? “L’importanza”, ha spiegato il centrocampista spagnolo, “Avevo bisogno di sentirmi importante e di avere fiducia. A Napoli non poteva succedere ma non nutro nessun tipo di rancore nei suoi confronti. Inoltre gli auguro il meglio perché penso che sia un grande club. Ma penso di aver preso la decisione giusta di continuare a crescere, come ho detto prima”.

DiVALERIA CARDILLO

Capo redattrice per Napolità. Ho iniziato la mia carriera nel giornalismo sportivo immediatamente dopo il liceo, ho acquisito il tesserino da giornalista pubblicista nel 2020 ed ho lavorato in TV, radio e online.

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