Ogni volta che il Maradona allaccia le cinture è oramai consapevole di non essere completamente padrone del proprio destino. Tutto questo perché vediamo in continuazione due facce di questa squadra. La prima parte è tutta da raccontare con degli sprazzi di passato da far dimenticare tutto in pochi secondi, alternate però dalla più grande faccia della medaglia, quella di una squadra fragile in ogni sua piccola certezza. Gli azzurri contro il Frosinone passano in vantaggio due volte, ma non è in grado di mantenere la pressione e si fa recuperare prima grazie ad un grave errore di Meret condito poi dal 2-2 finale di Cheddira di testa. Una montagna russa che costa caro al Napoli con il soprannome che aleggia imponente di “Peggiori campioni d’Italia di sempre” Una targa difficile da digerire per una squadra come il Napoli, soprattutto ricordando le gesta dello scorso anno.
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Un Napoli Frosinone da non dimenticare
Nella grande confusione dei padroni di casa, c’è anche la grande organizzazione del Frosinone in lotta salvezza. La squadra di Di Francesco al Maradona, ha davvero tirato fuori gli artigli come contro il Bologna ottenendo lo stesso un pareggio, ma sotto al Vesuvio con un sapore diverso. Gli ospiti nonostante hanno concesso molto al Napoli non si sono mai disuniti, hanno continuato la loro partita con l’occasione nel finale con Seck di poterla anche vincere la gara. Tutto questo mentre i ragazzi di Calzona si leccano le ferite per la trasferta di Empoli senza Mario Rui e Rrahmani assenti per squalifica. Un finale da brividi per gli azzurri come anche Napoli-Frosinone una gara che ha decretato la fine sicuramente morale ad una stagione nata male finita peggio.