30′ di Milan-Roma, quarti di finale di Europa League. I padroni di casa sono sotto di 1-0 dopo aver subito un gol di testa da Gianluca Mancini reduce dalle polemiche dopo aver sventolato la famosa bandiera laziale. I fonici Rai non si sono resi conto, evidentemente, che uno dei microfoni è praticamente in mano al lancia cori dei rossoneri che, da inizio partita continua ad urlare parole poco carine che sovrastano le voci di Lele Adani e Stefano Bizzotto.
In un momento di stop, poi, si raggiunge l’apice della commedia in scena a San Siro. A seguito di uno scontro di gioco, in un momento morto di un match molto caldo, il suddetto milord urla: “Napoletani, voi siete napoletani” ai tifosi avversari. Tutta la curva canta con lui, ma non solo. Anche Lazza – Jacopo Lazzarini all’anagrafe -, caro amico e collega del napoletano Geolier, ha iniziato ad intonare il coro.
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Napoli storicamente amata da Roma: tra cultura e discriminazione territoriale
Un uomo evidentemente studiato il lancia cori della curva milanista che conosce la storia dell’Italia molto prima ancora della sua unione. Di fatti, per tutto il periodo repubblicano e quello imperiale, l’aristocrazia e l’élite culturale romana, ma anche imperatori e celebri personalità dell’esercito romano, non ebbe altra aspirazione, disporre di una residenza estiva a Napoli e dintorni: lussuose ville furono costruite nell’area compresa tra la costa puteolana e quella sorrentina. È a questo che alludeva il lancia cori del Milan, uomo ricco di cultura e passione per la storia.
Non è la ripetitiva, stucchevole, discriminazione territoriale. “Voi siete napoletani” non è detto con accezione negativa. Il lancia cori della curva milanista intendeva solo celebrare l’amicizia millenaria – checché se ne dica nel calcio – tra Napoli e Roma. Quindi, ringraziamo la Rai di aver fornito il microfono ad un uomo colto, uno storico, un letterato, per questo arricchimento intonato in sole tre parole: “Voi siete napoletani”.
E cose brutte nun me scordo, me segno. NESSUNO – Lazza feat. Geolier