Lukaku al Napoli, cosa significa? La nuova moda del tifoso-aziendalista

Romelu LukakuRomelu Lukaku - Fonte foto: Napolità

La tanto attesa notizia è arrivata intorno alle 22 di venerdì 23 agosto: una serata caldissima, quasi come non mai in questa estate Campana. E proprio nella calda serata, Fabrizio Romano annuncia per primo: “Here We Go, Lukaku al Napoli, accordo trovato sulla base di 30 milioni più 15 di bonus”. Questo recitava il messaggio del giornalista, che aveva svegliato un popolo intero.

E proprio in quel momento, in preda allo stupore, mi sono addentrato nel fantastico mondo dei commenti sui social. In questo mondo fantascientifico, è stato possibile individuare più reazioni: il tifoso “avversario”, supporter di altre squadre, che definiva Lukaku come giocatore bollito e finito. E poi c’era il tifoso-aziendalista. Questa definizione mi è nata spontanea vedendo il contenuto dei messaggi inviati da molti tifosi azzurri: “Manna ha fatto un disastro, 45 milioni per un 32enne! Siamo stati sotto i capricci di Antonio Conte! De Laurentiis sveglia!. Ecco, questo era il contenuto medio dei commenti, ovviamente qualche eccezione c’era, ma questo fenomeno del tifoso-aziendalista è sempre più in voga. Ormai il tifoso non si esalta più, guarda più i conti e il bilancio che le partite. Ormai quella passione che arde nel cuore dei tifosi, soprattutto partenopei, all’arrivo di un campione, sembra svanita.

Si, perché a Napoli non arriverà di certo Maradona, quello già c’è stato fortunatamente, ma arriverà un calciatore che sotto la guida dell’attuale allenatore azzurro ha fornito quasi un gol o un assist a partita (80 tra gol e assist in 95 match). Un calciatore che ha vissuto in contesti importanti, in contesti da top club dove si gioca per vincere. Ed è proprio questo che il Napoli sta facendo, ovvero aprire un ciclo diverso dai precedenti. Lo Scudetto del bel gioco e della grande bellezza si è già vinto, grazie ad un mago chiamato Luciano Spalletti.

Ora De Laurentiis ha tracciato una linea ben chiara, consolidata: portare in primis un allenatore pronto, affermato, che voglia fin da subito vincere come Antonio Conte. Poi acquistare giocatori sia adatti al modo di giocare del tecnico pugliese che affermati. Perché Buongiorno è stato il miglior difensore della scorsa annata. Spinazzola ha 30 anni ed è nel pieno della carriera dopo essere stato nella Juventus e nella Roma. Neres ha 27 anni ed è reduce da annate giocate in Champions ad alti livelli, ed infine Romelu Lukaku, che non ha bisogno di presentazioni. Se le voci che vedono un arrivo di McTominay sono vere, anche in questo caso si starebbe parlando di un calciatore pronto ed esperto dopo anni al Manchester United. Insomma, la regola è chiara: prendere giocatori importanti, che diano una calatura da top club al Napoli.

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Napoli, il futuro si costruisce ora

Ma in tutto questo, De Laurentiis non ha dimenticato che un futuro c’è sempre. Si, perché Conte non è mai riuscito a proseguire il suo incarico da allenatore per più di 3 anni consecutivi, ed è proprio per questo che richiede calciatori pronti ed esperti. Ma dopo la sua avventura in azzurro, il futuro dovrà essere roseo. Per questo motivo, è stato preso un dirigente fenomenale con i giovani come Manna, dei calciatori di prospettiva come Rafa Marin e Gilmour, ed è stato tenuto Caprile come secondo portiere da lanciare dopo l’addio di Meret.

Inoltre. è stato già reso noto che ci saranno pesanti investimenti nel settore giovanile azzurro, fin troppo sottovalutato dalla società. A New 3ra, il messaggio inoltrato dalla società molteplici volte, indica proprio questo, un nuovo modo di pensare del Napoli. Come disse Conte nella sua presentazione, Napoli dovrà diventare la destinazione, non una tappa di passaggio.

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