Il c.t della Nazionale italiana, nel pre partita dell’ importante sfida contro la Moldavia, è stato intervistato dal giornalista Marco Nosotti ai microfoni di Sky Sport 24, queste le sue dichiarazioni:
“La riunione tecnica di oggi è stata bellissima perché la dovevo fare perfetta e perché poi c’è anche questo fatto qui, con il dispiacere di lasciarsi, per cui viene molto profonda e naturalmente c’è del cuore dentro. Quello che gli ho chiesto è di farmi uscire con una vittoria perché può anche essere stimolante per loro volermi fare questo regalo qui”.
Sull’atmosfera
“Secondo me l’atmosfera non è strana, anzi è normalissima. Si respira un ambiente, un gruppo di persone, dove ci si trova bene a stare insieme e si fanno le cose con più dispiacere, senza essere menefreghisti, si ha chiarezza e ci sacconta la verità. Questo perché si ha avuto un rapporto intenso e quindi si arriva al momento dove va detto quello che è successo e cosi abbiamo fatto. Ci si dice la verità ed è bello cosi”.
Da solo in conferenza
“La regola è quella di andare da solo, poi si è parlato e lo potevo annunciare anche io. La forma poteva cambiare? C’era da raccontarlo, l’avessi fatto io o un altro non sarebbe cambiato nulla, siamo parte della stessa famiglia e l’abbiamo interpretata cosi. Ha fatto un po di scalpore che nessuno lo sapesse, di aver preso in contropiede, e quest’oca un po fastidio probabilmente. La gente invece è stata contenta perché hanno probabilmente apprezzato che io non sarò più l’allenatore dell’Italia, siccome non ho fatto dei risultati importanti, ma io e la squadra siamo in un rapporto di lavoro totale e profondo”.
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Il miglior Spalletti
“Ho tentato di essere la versione migliore di me, ma non ci sono riuscito. C’è poco da fare, i risultati sono quelli. Poi non sono stato fortunato nei tanti episodi che ci sono stati, tipo quando a Roma vincevamo per 2-0 e abbiamo pareggiato, c’è successa l’espulsione, gol presi al 90esimo se no sarebbe cambiato il percorso, troppi infortuni tutti nello stesso ruolo”.
Il mondiale è possibile
“Se io non do le dimissioni è perché credo che questo gruppo possa arrivare al mondiale insieme a me, poi è chiaro che, viste le valutazioni, io sono fuori. Però il gruppo rimane lo stesso e la mia idea rimane la stessa”.
Queste dunque le dichiarazioni di Luciano Spalletti, appena prima della sua ultima ed importantissima partita da c.t della nazionale italiana.