Il Napoli che verrà, quello che prenderà forma sotto la guida di Antonio Conte, dovrà abbracciare una nuova identità. E per farlo, serviranno scelte nette, zero compromessi. Ne è convinto Pietro Lo Monaco, dirigente di lungo corso, che ai microfoni di Radio Napoli Centrale ha tracciato una linea chiara sul mercato azzurro: “Bonny e Ndoye sono buoni giocatori, ma non mi sembrano da Champions”. Tradotto: per tornare a competere ad alti livelli, servono profili di caratura internazionale, capaci di alzare immediatamente l’asticella.
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Lo Monaco boccia i nomi dell’ultima ora: Ndoye e Bonny non bastano
Lo Monaco non usa giri di parole. Ndoye, reduce da una stagione tra luci e ombre, non convince. Bonny, talento grezzo, non rappresenta – a suo dire – ciò di cui il Napoli ha realmente bisogno: “Il club deve puntare su un esterno di altissimo livello”. Il riferimento è anche a David Neres, che a Napoli non si è mai visto realmente al massimo della forma. Ma Conte, aggiunge Lo Monaco, ha le idee chiare: chi non è pronto a garantire prestazioni immediate, sarà fuori dal progetto. La squadra va rifondata, ma senza rivoluzioni: “Bastano due-tre innesti di spessore”, dice l’ex dirigente. Il punto non è la quantità, ma la qualità.
De Bruyne il sogno, Lukaku l’incognita: serve un vice affidabile
E se il sogno si chiama Kevin De Bruyne, Lo Monaco non esita a metterlo su un piedistallo: “Giocatore di livello mondiale, lo metto nella categoria di Iniesta. Dove lo metti, fa sempre musica”. Un paragone pesante, ma non casuale. Per competere in Champions League e tenere testa in Serie A, serve gente così. E serve anche un centravanti affidabile. Perché, avverte Lo Monaco, Lukaku va gestito: “La macchina, superati i 33 anni, può fermarsi all’improvviso. Serve un attaccante sicuro, un vero alter ego”.
Il futuro passa dalla chiarezza, Lo Monaco: “Basta mezze misure”
Con Modric accostato al Milan e una finestra di mercato che promette scintille, il Napoli si ritrova davanti a una sfida cruciale: scegliere bene, scegliere presto. Conte non ammetterà esitazioni: niente scommesse, solo certezze. Lo Monaco l’ha detto senza filtri: “Le mezze misure non sono contemplate”. In una piazza che brucia di passione e ambizione, la concretezza sarà la vera chiave del nuovo progetto azzurro. E tra sogni da top club e necessità tattiche, il margine d’errore è ridotto al minimo.
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