Khvicha Kvaratskhelia è pronto a vivere la notte più lunga e affascinante della sua carriera. Il prossimo 31 maggio, all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, il georgiano guiderà il Paris Saint-Germain nella finale di Champions League contro l’Inter. Un destino beffardo, che lo mette di fronte a una vecchia conoscenza: i nerazzurri, che già in Serie A gli hanno spesso tarpato le ali. Il bilancio parla chiaro: sei confronti diretti con l’Inter ai tempi del Napoli, una sola vittoria, due pareggi e soprattutto nessun gol né assist. Una bestia nera, finora. Ma le finali, si sa, riscrivono la storia. E Kvara è determinato a cambiare il copione.
Dalla Serie A al PSG: una stagione da potenziale leggenda
L’attuale annata calcistica ha il sapore dell’epopea per Kvaratskhelia. Dopo aver lasciato Napoli tra emozioni contrastanti, ha trovato a Parigi un palcoscenico nuovo su cui esibirsi. In Ligue 1 ha portato la sua imprevedibilità, i suoi dribbling, la sua fame. E ora si ritrova con la concreta possibilità di chiudere la stagione con un palmarès da capogiro: quasi due scudetti – quello italiano e quello francese – una Coppa di Francia e, potenzialmente, una Champions League.
Un poker da leggenda, che potrebbe proiettarlo definitivamente nell’élite del calcio mondiale.
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Kvara e la medaglia contesa: Napoli deciderà se premiarlo
Ma mentre l’Europa osserva il talento georgiano da protagonista assoluto, a Napoli resta un interrogativo che intreccia cuore e regolamento. La squadra partenopea, ancora in lotta per lo scudetto, ha potuto contare su Kvara nella prima metà della stagione. Gol, assist, giocate decisive: il suo contributo non è stato marginale.
Tuttavia, il regolamento della Lega Serie A è chiaro: la medaglia viene assegnata solo ai giocatori presenti in rosa al momento della vittoria del titolo. La decisione di omaggiare anche Kvaratskhelia spetterà dunque alla società azzurra. Un gesto simbolico, certo, ma dal forte valore emotivo.
Monaco chiama: il talento di Kvara pronto a esplodere
A fare la differenza, però, sarà il presente. E il presente di Kvaratskhelia è scritto in lettere d’oro: la finale di Champions League, il sogno europeo, la possibilità di consacrarsi sul tetto del mondo.
Gli occhi saranno tutti su di lui, in una sfida che sa di rivincita personale e consacrazione definitiva. Kvara ha l’occasione di prendersi tutto. Per sé stesso, per il calcio.
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