La strada verso il Mondiale si fa più tortuosa per l’Italia di Luciano Spalletti. Alla vigilia del delicatissimo match contro la Norvegia, in programma domani sera, e in vista dell’altrettanto cruciale appuntamento con la Moldavia (lunedì 9 giugno), arriva un’altra cattiva notizia: Moise Kean ha lasciato il ritiro azzurro per infortunio.
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Risentimento muscolare alla coscia destra: stop immediato
Il centravanti della Fiorentina, chiamato a dare profondità e alternative offensive all’Italia, ha accusato un risentimento muscolare alla coscia destra durante l’allenamento di ieri. Uno stop improvviso, che ha costretto lo staff medico a interrompere ogni programma di recupero sul posto: Kean ha già fatto ritorno al centro sportivo viola, dove sarà sottoposto agli accertamenti strumentali di rito per valutare l’entità dell’infortunio.
L’Italia di Spalletti perde un’opzione preziosa in attacco
Una defezione pesante, che si aggiunge alle altre emergenze che stanno complicando il lavoro del ct. Kean, reduce da una stagione con luci e ombre ma con una struttura fisica e una duttilità utili in gare ad alta intensità, poteva rappresentare una variabile tattica preziosa contro due avversari diversi ma entrambi insidiosi. L’attacco azzurro dovrà ora fare a meno della sua esplosività, costringendo Spalletti a rivedere le gerarchie in avanti.
Verso Italia-Norvegia: chi al posto di Kean?
Con Kean out e i riflettori puntati sulla sfida contro una Norvegia solida e aggressiva, le scelte offensive del ct diventano ancor più cruciali. Retegui e Raspadori restano le opzioni principali, ma non si esclude che possano essere avanzati anche gli esterni. Il nodo della profondità offensiva resta aperto, e sarà un banco di prova anche per l’adattabilità del gruppo azzurro.
Per l’Italia una corsa in salita, ma non impossibile
La strada verso il Mondiale è irta di ostacoli, e il ritiro di Kean ne è l’ultima testimonianza. Ma Spalletti ha già dimostrato di saper gestire le emergenze, e il gruppo azzurro — giovane, compatto, motivato — ha tutte le carte in regola per superare anche questa. Contro la Norvegia serviranno testa, coraggio e freddezza. E un pizzico di quella resilienza che spesso ha fatto la differenza nella storia della Nazionale.
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