Coverciano riapre le porte, e lo fa nel segno di Giovanni Di Lorenzo, uno dei volti simbolo di questa Nazionale e protagonista assoluto nella stagione che ha riportato lo Scudetto al Napoli. Sarà lui a presentarsi oggi in conferenza stampa, nel quarto giorno di ritiro azzurro, in vista delle qualificazioni mondiali contro Norvegia e Moldavia.

Ma accanto alle parole, ci sono gli sguardi: tutti puntati sul suo stato di forma, in un reparto già provato dalle assenze e infortuni che stanno complicando le scelte di Luciano Spalletti.

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Lavoro differenziato per Di Lorenzo: nessun allarme, ma occhi aperti

Nella giornata di ieri, il terzino destro non si è allenato con il gruppo. Lavoro differenziato per gestire i carichi e preservare le energie in vista di un match che potrebbe già indirizzare il destino dell’Italia nel cammino verso il Mondiale del 2026. Da Coverciano filtrano rassicurazioni: non ci sarebbero segnali preoccupanti, solo una scelta di precauzione.

Una gestione oculata, da leader vero, di un giocatore che negli ultimi anni ha giocato praticamente sempre, portando sulle spalle la fascia di capitano al Maradona e affermandosi come uno dei pilastri tecnici e mentali di questa Nazionale.

La conferenza stampa alle 13.45: la voce del gruppo

Alle 13.45, sarà proprio Di Lorenzo a dissipare i dubbi, presentandosi davanti ai microfoni nella sala stampa del centro tecnico federale. Si parlerà della sua condizione fisica, certo, ma anche dell’atmosfera in gruppo, della responsabilità di guidare una difesa segnata dalle defezioni e del peso di un cammino che non ammette più incertezze.

Il suo intervento arriva in un momento chiave per l’Italia: dopo la vittoria dell’Europeo e il trauma della mancata qualificazione a Qatar 2022, il gruppo azzurro è chiamato a ricostruire identità, solidità e ambizione. E Di Lorenzo è uno di quelli da cui ripartire.

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Giovanni Di Lorenzo, un capitano tra due mondi: Napoli e Nazionale

Reduce da una stagione intensa e contraddittoria con il Napoli, chiusa comunque con la soddisfazione personale di uno scudetto storico, Di Lorenzo si presenta a Coverciano con il peso e l’orgoglio di chi rappresenta molto di più di un ruolo. È un riferimento tecnico, ma soprattutto un uomo-spogliatoio, ascoltato dai più giovani e rispettato dai senatori.

In un gruppo azzurro che cerca nuovi equilibri, le sue parole oggi non saranno solo una prassi: saranno una dichiarazione d’intenti, un messaggio chiaro sulla volontà di non fallire più gli appuntamenti che contano.

Spalletti osserva, l’Italia aspetta

Luciano Spalletti lo conosce bene. Lo ha visto crescere, maturare, vincere. E ora conta su di lui per guidare la trincea azzurra. La speranza è che il fastidio che lo tiene ancora ai margini sia soltanto un piccolo intoppo.

Nel frattempo, l’Italia si stringe attorno al suo gruppo. Venerdì si scende in campo: la strada verso il Nord America è lunga, ma inizia da qui. E con Di Lorenzo in prima fila, tutto sembra più possibile.

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