Gianluigi Buffon, storico portiere e attuale capo delegazione della Nazionale italiana, ha commentato con grande sincerità la pesante sconfitta subita dagli azzurri a Oslo contro la Norvegia. Per lui è mancato quello che definisce il “sacro fuoco”, ovvero la determinazione e la forza fisica necessarie per competere ad alto livello. Buffon ha sottolineato come la differenza muscolare e atletica sia stata evidente, con la Norvegia che ha dimostrato maggior vigore e intensità rispetto a un’Italia apparsa spenta e priva di quella scintilla fondamentale per ottenere risultati importanti. Il portiere ha parlato davanti ai cronisti con il peso della delusione, ma anche con la consapevolezza che la squadra deve ritrovare motivazioni e unità per il futuro.
Buffon ha poi affrontato il tema del senso di abbandono che sembra circondare la Nazionale in questo momento delicato. Tra infortuni, calciatori demotivati e rifiuti di convocazione, come nel caso di Acerbi, la squadra fatica a trovare coesione e spirito di sacrificio. Il capitano azzurro ha voluto lanciare un messaggio chiaro: “Un calciatore non dice no a Spalletti, dice no a un qualcosa di ancora più grande che è l’Italia”. Ha invitato tutti a non cercare alibi esterni e a concentrarsi esclusivamente sul lavoro da fare dentro al gruppo per superare le difficoltà. Buffon ha ribadito l’importanza di “andare dentro a queste sconfitte” e di tirare fuori qualcosa di diverso per tornare a competere con orgoglio e passione.
Nonostante le difficoltà, Buffon ha espresso fiducia nella figura di Luciano Spalletti, sottolineando che dopo partite così negative il tecnico si “accende ancora di più” e non è tipo da arrendersi facilmente. Il portiere ha evidenziato come sia fondamentale che la squadra ritrovi quel “sacro fuoco” che al momento manca, sia a livello fisico che mentale. Le prossime ore, in vista della partita contro la Moldova al Mapei Stadium di Reggio Emilia, saranno decisive per capire se l’Italia saprà reagire e tornare a vincere, ritrovando quel sorriso e quella voglia di stare insieme che avevano caratterizzato il percorso dopo l’Europeo. Buffon ha chiuso con un invito a guardarsi dentro e a puntare con determinazione alla vittoria nella seconda gara del girone di qualificazione.
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