Gian Piero - Gasperini - Monica Scozzafava-min

Sembra essere davvero al rush finale la corsa per la panchina del Napoli. Conte e Gasperini sono i nomi in pole, ma gli azzurri sembrerebbe stiano accelerando, in particolare, per l’attuale tecnico dei bergamaschi. L’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno mettere però in guardia il Gasp.

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“Quanto a Napoli sapremmo tollerare queste rilassatezze di Gasperini”

L’editoriale di oggi del quotidiano, a firma di Vittorio Zambardino, spiega tutte le differenze tra due piazze, così diverse, come Bergamo e Napoli: “Le due società possono a buon diritto collocarsi in quella fascia di «media borghesia» del calcio europeo che cerca faticosamente un modello che permetta loro di non morire di fame nel calcio dei pigliatutto: dai grandi sponsor pubblicitari ai soldi della televisione. Ma le affinità fra le due aziende qui arriva al capolinea. Finisce per molti motivi, ma in primo luogo perché esse sono radicate in due ambienti culturali che hanno gradi di tolleranza dell’insuccesso molto diversi fra loro. A Napoli si è sempre affamati di successo immediato e di risultati altisonanti, siamo nel regno dell’impazienza. A Bergamo sono state accettate in serie annate alcune così così nelle quali i risultati sono sfuggiti all’ultimo momento. All’interno dello stesso campionato e nella gestione Gasperini l’Atalanta ha spesso avuti momenti di controprestazione e di «assenza». C’è giustamente, fra gli osservatori napoletani, chi si chiede quanto a Napoli sapremmo tollerare queste rilassatezze, noi che in passato abbiamo definito «fallimentare» il secondo posto di Carlo Ancelotti – un abominio logico”.

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