Il Napoli ha individuato in Antonio Conte il condottiero giusto per la rifondazione della squadra dopo un anno funesto. 3 allenatori in un’unica annata sono un’anomalia, così come questo crollo verticale dei campioni in carica. Sulla rotta intrapresa dagli azzurri e non solo, si è espresso anche Marek Hamsik per Repubblica.
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Le confessioni di Hamsik a Repubblica
Di seguito l’intervista dell’ex centrocampista azzurro ai microfoni del quotidiano:
“Il mio futuro lo vedo in panchina. A settembre parteciperò a Coverciano al corso Uefa Pro e nella mia Academy ho già fatto il vice nella squadra maggiore. È un ruolo che mi affascina”.
Nostalgia di Napoli
“Quella c’è sempre, ogni giorno. Ci sto tornando meno spesso di quello che vorrei, ma appena finiscono gli Europei farò sicuramente un salto a Napoli”.
Su Calzona
“Mi colpisce il suo modo di motivare la squadra, usa sempre parole giuste in campo e fuori. Avevo lavorato con lui a Napoli quando era il vice di Sarri e tatticamente gli assomiglia. Per questo posso aiutarlo, conosco bene il suo modo di giocare. La Slovacchia di Calzona ha un’ottima preparazione e ha sempre un atteggiamento propositivo: è una squadra che non pensa solo a difendersi. L’ho trovato molto carico dopo l’esperienza a Napoli”.
Ipotesi futuro a Napoli
“Potevo tornare con Calzona ma non me la sono sentita. Ogni cosa ha il suo tempo. Gli azzurri venivano da una stagione pazzesca, ma non sono riusciti a limitare i danni”.
Caso Di Lorenzo
“Sono molto sorpreso dalla sua richiesta. Mi dispiacerebbe molto se lasciasse la città”.
L’arrivo di Conte
“Ha personalità, è una scelta giustissima. La società gli darà una squadra forte, per tornare subito in Champions. Non so con quale modulo giocherà il Napoli, sono curioso anch’io”.
L’ombra di Spalletti
“Non so se Conte potrà ripetere gli stessi risultati, parlerà il campo. Intanto, l’Italia di Spalletti è tra le favorite e può difendere il titolo europeo. Per me è un gradino sotto a Inghilterra e Francia”.