Mancano pochi giorni all’inizio di Euro 2024, competizione alla quale, ricordiamo, l’Italia si presenterà da campione in carica. Nonostante ciò, l’impresa non sarà però delle più semplici, un po’ perché la selezione italiana non brilla da tempo, un po’ perché il girone non è dei più semplici e un po’ perché la “grana mercato” aleggia sul ritiro azzurro. Per questo motivo il ct è stato chiaro, le problematiche relative ai club devono star fuori dal raduno, il silenzio è d’obbligo. E così è stato poi effettivamente per tutti, tranne per chi, con molta probabilità, rappresenta il caso più critico da gestire. Naturalmente parliamo di Giovanni Di Lorenzo e del suo fumantino agente, Mario Giuffredi, di cui l’edizione odierna di Libero, evidenzia lo scarso rispetto per il “silenzio spallettiano“.
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Giuffredi e le regole di Spalletti
“Allenamenti chiusi se non per il quarto d’ora accademico imposto dalla Uefa e bocche mezze cucite anche se si va a parlare in conferenza stampa. È il caso di Giovanni Di Lorenzo, scelto per l’incontro con i media al fianco del capo delegazione Gigi Buffon non a caso. Tra le cose a cui la Nazionale di Spalletti sembra impermeabile c’è proprio il mercato. È frutto di un accordo tra il ct e il gruppo, qui si gioca per l’Italia e non per il club, per gli italiani e non per sé, quindi i panni si laveranno a casa. Spalletti non vuole vedere telefoni per evitare chiamate da procuratori, direttori sportivi e club. Non si parla di Chiesa, di Donnarumma o di Buongiorno. Si parla invece di Di Lorenzo perché il suo agente, Giuffredi, non rispetta il religioso ‘silenzio spallettiano’“.