Calciomercato, rush finale: i due possibili scenari

DiPietro caturano

21 Agosto 2024
Calciomercato Napoli: il nodo passa per OsimhenRoberto Calenda e Victor Osimhen (@Twitter)

Kierkegaard in Aut-Aut, una delle sue più importanti opere, riprende la logica Aristotelica con lo scopo di mettere in discussione quella hegeliana. In particolare, il pensatore danese ritieneva che la filosofia di Hegel avesse disumanizzato la vita, attraverso la negazione del libero arbitrio e della possibilità della scelta tra l’aut-aut (o l’uno o l’altro). Kierkegaard critica al suo collega tedesco il fatto che la sua dialettica tenti di semplificare l’esistenza, in quanto i conflitti potranno essere mediati attraverso la sottomissione dell’essere umano alla potenza del Geist (spirito vitale, per alcuni interpreti di Hegel, Dio addirittura). Il filosofo danese ritiene che in questo modo venga messa totalmente in crisi la facoltà dell’uomo di essere personalmente responsabile della sua storia attraverso l’agire delle proprie scelte(aut-aut).

La filosofia del calciomercato

Perché rispolverare uno delle dispute filosofiche del pensiero occidentale moderno in un articolo che vuole occuparsi del calciomercato del Napoli?

Forse perché attraverso un esercizio puramente intellettuale (teoretico azzarderei), potremo forse riuscire a capire se la SSC Napoli sarà in grado di determinare il suo futuro prossimo attraverso le proprie scelte o se dovrà aspettare eventi esterni che risolvano le criticità di un mercato davvero unico per la sua straordinaria complessità.

Le criticità di un calciomercato bloccato

Ci sono degli elementi oggettivi che stanno causando evidenti difficoltà al DS Manna che sta lavorando nel tentativo di offrire una rosa adeguata a Conte. Il primo problema deriva dai pochi movimenti di mercato in Premier. I club inglesi questa estate sono poco attivi soprattutto in entrata. Questa scelta (o imposizione) ha enormi ricadute sulle squadre degli altri campionati europei, che hanno sempre beneficiato della generosità delle società inglesi. Se la ricca Premier non spende, il mercato europeo resta bloccato. Il secondo problema è determinato dalla crisi economica delle big italiane con Inter, Milan e Juventus in prima fila. Le tre squadre stanno trovando enormi difficoltà nel riuscire a ricucire i buchi di rosa. L’Inter dalla sua ha meno esigenze. E’ una squadra completa, ha una base solida, un allenatore che ormai guida i suoi ragazzi con il pilota automatico. La società nerazzurra ha fatto piccoli ritocchi, non costosi, ma di certo funzionali per dare continuità al progetto tattico. Le altre due invece se la passano male. Entrambe con una nuova guida tecnica, stanno però incontrando diversi problemi a trovare sul mercato a costi accessibili calciatori in grado di soddisfare le esigenze di Fonseca e Tiago Motta.

In particolare, la Juventus sconta la perdita di potere politico all’indomani della ristrutturazione societaria e pertanto ha perso il ruolo di dominus del mercato italiano che fino a un paio di anni fa le aveva consentito di decidere i prezzi dei calciatori che avrebbe voluto acquistare.

Ultimo problema è quello relativo alla chiusura del rubinetto dei petrol dollari dell’Arabia Saudita. L’anno scorso molti club (non solo italiani) sono riusciti a fare mercato grazie a soldi riversati dalle squadre dello stato saudita nel mercato europeo. Quest’anno la musica è cambiata e probabilmente resterà così per sempre.

Il nodo Osimhen per il calciomercato

Queste tre problematiche di carattere generale hanno avuto un impatto importante sulla questione Osimhen, intorno alla quale si dovrebbe costruire il progetto Napoli di Antonio Conte.

Senza i soldi della Premier e quelli dell’Arabia, con un mercato degli attaccanti piuttosto anemico a dieci giorni dalla chiusura del mercato la società partenopea non è riuscita a trovare l’offerta soddisfacente per il suo calciatore più pagato. Se non esce l’attaccante nigeriano e non arrivano i soldi della sua cessione, il Napoli non può sbloccare il suo mercato in entrata. ADL ha già investito cifre importanti per portare a casa Buongiorno, Marin e Neres, ma le eventuali altre trattative potranno essere chiuse solo se Osimhen troverà una nuova squadra.

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Gli scenari possibili

Tenendo conto delle problematiche esistenti e del poco tempo a disposizione, al Napoli non restano che due scenari possibili.

Il primo prevede che l’attaccante nigeriano alla fine continui ad essere un calciatore azzurro anche per il prossimo campionato.

Cosa comporterà questa ipotesi?

Probabilmente il mercato azzurro si fermerà a Neres e saranno integrati Gaetano (come già avvenuto poche ore fa) e Folorunsho. Conte avrà il vantaggio di poter disporre del miglior attaccante della serie A, ma dovrà inventarsi qualcosa per rimediare ad evidenti lacune di rosa e alla mancanza di qualità e nuova linfa in ruoli cruciali per il suo 3-4-3(vedi gli esterni). Gli aspetti più preoccupanti in questo scenario però sarebbero rappresentati dal costo dello stipendio di Osimehn, che un club come il Napoli non può sostenere a lungo, e dalla difficoltà che ne consegue di poter adeguare il contratto di Kvara. Per poterlo fare in queste condizione, la SSC Napoli rischierebbe di rendere ingestibili i costi di gestione del club.

L’altro scenario prevede la cessione del nostro attaccante e l’incasso dei soldi (non saranno di sicuri tutti quelli della clausola rescissoria) che potrebbero consentire a Manna di chiudere Lukaku e puntellare in extremis la rosa in alcuni ruoli. Le criticità di questo scenario sono l’assenza di una trattativa reale e concreta per la cessione del calciatore nigeriano e il poco tempo a disposizione del nostro DS per procedere con gli acquisti necessari. Considerando le tempistiche del Napoli in fase di contrattualizzazione di nuovi calciatori, possiamo tranquillamente dire che i giorni a disposizione sono troppo pochi.

Proprio per questo chi scrive, ritiene che lo scenario attualmente più plausibile è quello che prevede la permanenza in azzurro di Osimhen e il reintegro in rosa dei calciatori scartati da Conte.

Sarà poi compito di ADL e Chiavelli trovare le soluzioni corrette per riuscire a rinnovare Kvara e soprattutto ad evitare criticità a livello economico per il club.

Kierkegaard o Hegel?

Ritornando alla diatriba tra Kierkegaard ed Hegel, la domanda che vogliamo fare al Napoli è la seguente: ADL vuole sottomettersi alla Geist, o meglio allo spirito vitale del calciomercato, in attesa che da questi possano dipendere la risoluzione delle sue criticità oppure ha intenzione di determinare il suo destino attraverso proprie coraggiose scelte?

Il primo settembre lo sapremo.

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