Eljif Elmas e il Torino si dicono addio senza troppi rimpianti. Arrivato lo scorso gennaio dal Lipsia in prestito con diritto di riscatto fissato a 17 milioni, il centrocampista offensivo macedone non ha lasciato tracce indelebili nella sua breve avventura in granata. Ora, a stagione conclusa, le strade si dividono: il Torino ha scelto di non esercitare l’opzione, lasciando che il giocatore faccia ritorno in Bundesliga.
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Nessun affondo granata: il Lipsia alza il prezzo di Elmas
Secondo quanto riportato da Tuttosport, il club tedesco avrebbe addirittura alzato la valutazione del cartellino a 20 milioni di euro. Una cifra che ha convinto ulteriormente il Torino a fare un passo indietro, ritenendola fuori mercato per un calciatore che non ha mai acceso l’entusiasmo né convinto pienamente staff e dirigenza.
Del resto, l’intera operazione Elmas si era mossa su presupposti economici più flessibili, simili a quelli del caso Vlasic, conclusosi con una cifra inferiore e con ben altri risultati tecnici.
Il macedone non spinge: la volontà incerta di Elmas
A raffreddare ulteriormente la pista ci ha pensato lo stesso Elmas. Nonostante abbia apprezzato l’ambiente torinese e trovato discreta continuità nel finale di stagione, il classe ’99 non ha mai espresso un reale desiderio di restare. Niente dichiarazioni d’amore, nessun segnale forte. Un atteggiamento che, unito alle esitazioni economiche e tecniche, ha contribuito alla decisione della società granata.
Ritorno al Lipsia (ma non per restare)
Ora, il futuro del giocatore si tinge d’incertezza. Il rientro al Lipsia sarà solo formale, almeno per il momento: il club tedesco non lo considera centrale nel progetto e proverà a piazzarlo altrove, ma il prezzo fissato rischia di scoraggiare altri possibili acquirenti.
Un ritorno al Torino? Improbabile, salvo che la Red Bull non apra a un nuovo prestito, ipotesi al momento definita molto complicata.
Elmas e il Toro: un matrimonio mai sbocciato
Quella tra Elmas e il Torino si è rivelata una storia breve e senza climax. Una di quelle avventure che iniziano con buone intenzioni ma si spengono senza clamore. La sensazione è che da entrambe le parti non ci sia mai stata quella scintilla necessaria per costruire qualcosa di duraturo. E così, senza rimpianti né proclami, Elmas saluta la Mole, lasciando spazio a nuove idee e a un mercato che, per i granata, dovrà necessariamente regalare certezze.
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