Da Monaco a Oslo, la parabola di Gianluigi Donnarumma continua a tingersi d’azzurro e d’Europa. Reduce dalla notte magica con il Paris Saint-Germain, che ha conquistato la sua prima Champions League superando l’Inter in finale, il portiere di Castellammare di Stabia ha rimesso i guantoni al servizio della Nazionale. Il presente si chiama Coverciano, l’obiettivo è solo uno: qualificarsi al Mondiale 2026.
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Donnarumma: “Festa meritata, ma ora bisogna battagliare”
“Ho festeggiato tanto, com’era giusto dopo una vittoria così importante. Ma adesso c’è da concentrarsi sulla Nazionale”, ha dichiarato Gigio al suo arrivo nel centro tecnico federale. Volto disteso, energia ancora addosso per un trofeo che gli mancava, ma determinazione intatta per la prossima missione: guidare l’Italia verso il Qatar.
Non si nasconde, Donnarumma, e sottolinea quanto siano cruciali le prossime sfide contro Norvegia e Moldavia: “Sono due partite toste, ci sarà da battagliare. La prima, con la Norvegia, è la più importante: dobbiamo partire forte, vincere subito”.
Spalletti e il messaggio simbolico: “Mi ha scritto, lo ringrazio”
Nel momento della gioia personale, Luciano Spalletti non ha fatto mancare il suo sostegno. “Mi ha mandato un messaggio e lo ringrazio. È stato un gesto che ho molto apprezzato. Ora sono felice di essere qui”, ha confidato Donnarumma, dimostrando ancora una volta quanto il legame tra tecnico e gruppo sia solido, umano prima che sportivo.
Da leader silenzioso, il numero uno azzurro sa che il percorso verso il Mondiale passa da piccoli equilibri e grandi responsabilità: lui, da capitano, sarà chiamato a dare l’esempio.
Donnarumma: Champions alle spalle, tricolore nel cuore
Donnarumma arriva a questo appuntamento nella fase più matura della sua carriera. Ha retto la pressione del PSG, ha alzato la coppa dalle grandi orecchie e ora vuole trascinare l’Italia fuori dal tunnel dell’ultima assenza mondiale. Nessuna euforia fuori misura, solo la consapevolezza che ogni partita da qui in avanti sarà una finale.
Obiettivo Mondiale: “Dobbiamo assolutamente qualificarci”
Le parole risuonano nette: “Dobbiamo assolutamente qualificarci. Non c’è alternativa. Lavoriamo duramente ogni giorno per farcela”. Una promessa, un monito, una dichiarazione d’intenti. In uno spogliatoio giovane e ancora in cerca di un’identità, la voce di Donnarumma pesa come un macigno.
Venerdì si comincia, con la Norvegia. E l’Italia sa di poter contare sul suo numero uno. Un campione d’Europa che sogna di tornare sul palcoscenico più ambito: quello di un Mondiale con la maglia azzurra cucita sul petto.
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