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La prestazione di ieri sera di Giovanni Di Lorenzo ha deluso ampiamente tutta l’opinione pubblica, ma a onor del vero, è stata l’intera selezione italiana ad offrire una prestazione disastrosa. Dalle luci dell’Albania alle ombre della Spagna, l’edizione odierna de La Repubblica offre un’analisi di questi primi due turni di Euro 2024.

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Di Lorenzo delude, Scamacca bocciato senza appello e non solo

“L’analisi di questa sfida mai nata è terribilmente facile: agli azzurri non è riuscito niente. Non il recupero della palla, non il più elementare disegno di gioco (centrocampo esile come un filo di ragno), non il rinculo che tocca al centroboa (per Scamacca è una bocciatura forse senza appello), non la gestione delle corsie laterali dove la Spagna è padrona dei sette mari (per Di Lorenzo, un film di Dario Argento dal vivo), non un tiro in porta.

Né i titolari né i rincalzi hanno saputo ridurre una distanza abissale che il punteggio non racconta, visto che lo striminzito uno a zero è l’unica grazia (relativa) che ci cala dall’alto. Non basta per garantirci il passaggio agli ottavi, che dovremo strappare a nonno Modric (ci basterà un pareggio), e immaginiamo che le ginocchia azzurre un po’ tremeranno, anche solo per forza d’inerzia, visto il grottesco ballo al quale gli spagnoli ci hanno costretti”.

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