Aurelio De Laurentiis

Aurelio De Laurentiis ha dato la sua sentenza, dopo anni di chiacchiericcio sul nuovo campo di gioco per il Napoli, durante un’intervista rilasciata alla Rai. De Laurentiis ha dichiarato categoricamente di non voler procedere con la ristrutturazione dello Stadio Maradona, ubicato a Fuorigrotta, ma piuttosto di voler optare per la costruzione di un nuovo stadio a Bagnoli: “Non rifarò l’impianto di Fuorigrotta ma costruirò uno stadio nuovo a Bagnoli. La prima pietra sarà posata tra 18 mesi. In 30 mesi il nuovo impianto sarà pronto. Nel 2027 la prima gara amichevole, immagino grandi fuochi pirotecnici per un’inaugurazione hollywoodiana. Nel 2032 saremo così pronti per gli Europei. Avrei tanto voluto riqualificare il Maradona ma lo studio Zavanella che da un mese sta studiando il progetto, ha fatto un sopralluogo insieme a me al Maradona e mi ha speigato che l’unico modo per fare un restyling è di costruire all’interno dell’impianto un altro stadio. La distanza del campo di gioco dagli spalti permette una visuale ridottisima. Diciamo che un 30% può vedere bene la partita”.

Tale dichiarazione ha suscitato un vivo interesse nell’ambito sportivo e urbanistico, delineando una prospettiva di trasformazione nell’architettura degli impianti sportivi nella città di Napoli.

Nuovo stadio per il Napoli: De Laurentiis ha scelto dove

La proposta avanzata da De Laurentiis rappresenta una svolta significativa nel dibattito sull’evoluzione degli impianti sportivi napoletani. Sebbene si fosse discusso ampiamente la possibilità di ristrutturare lo stadio Maradona in vista degli Europei del 2032, il presidente del Napoli ha optato per un approccio radicalmente diverso, suggerendo la costruzione di un impianto completamente nuovo.

Questa decisione non solo potrebbe portare benefici tangibili in termini di infrastrutture sportive, ma potrebbe anche aprire nuove opportunità di sviluppo urbano nella zona di Bagnoli, contribuendo così alla rinascita e alla rivalutazione di un’area strategica della città. La proposta del patron partenopeo incarna quindi un progetto ambizioso e visionario, destinato a influenzare non solo il panorama calcistico napoletano, ma anche il tessuto urbano e sociale della città stessa.

DiVALERIA CARDILLO

Capo redattrice per Napolità. Ho iniziato la mia carriera nel giornalismo sportivo immediatamente dopo il liceo, ho acquisito il tesserino da giornalista pubblicista nel 2020 ed ho lavorato in TV, radio e online.

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