Arrivato nell’estate del 2022 in era Spalletti, Jack Raspadori in queste 3 stagioni in azzurro non ha mai trovato continuità, perchè il Napoli ormai da 10 anni a questa parte ha sempre fondato la sua identità calcistica sul 4-3-3, schema che non esalta le caratteristiche di Raspadori. Inizieremo a parlare di tutt’altro discorso quando l’attaccante emiliano viene schierato in un attacco a due o quando c’è bisogno di alzare il baricentro della squadra, e in queste situazioni complicate che il suo apporto alla partita non è mai mancato.
Da Torino a Lecce
In maglia azzurra ha siglato 17 reti, 12 della quali in situazioni di parità o di svantaggio. Difficile da dimenticare per qualsiasi tifoso partenopeo il gol allo Spezia nella stagione scudettata e ancor meno il gol all’Allianz Stadium che permise non solo al Napoli di sbancare a Torino ma anche di conquistare virtualmente lo Scudetto. Dopo 740 giorni dalla quella trasferta piemontese, il Napoli vince un’altra partita importantissima in chiave Scudetto e anche questa volta è timbrata Jack Raspadori. Insomma due città, due partite ma stesso eroe, e adesso viene spontaneo sperare nello stesso finale.
I gol pesanti, un marchio di fabbrica
I gol pesanti, lo hanno accompagnato anche nella stagione post-titolo e in quella attuale. “Ci sono gol importanti, che vengono ricordati” ha detto al termine della partita di ieri, decisa dal suo calcio di punizione. Insomma se la stagione finisce come tutti noi speriamo, un pezzo di Scudetto porterà la sua firma come successo nel 2023. Oltre al minutaggio, sarà difficile dimenticarlo per le sue reti sempre pesanti.