Che la stagione del Napoli fosse nata sotto una cattiva stella, lo si era capito quasi subito, ma che le ripercussioni si sarebbero poi trascinate per mesi e mesi, con relativi cambi di allenatore, nessuno lo avrebbe mai pronosticato. Tanti i giocatori che sono apparsi sottotono, ma uno su tutti, forse, è stato Zambo Anguissa. Da vero e proprio pilastro dell’annata scudettata, ad oggetto misterioso con Garcia. Proprio sulla gestione del tecnico francese e sul calo del centrocampista camerunense si è espresso per Radio Kiss Kiss Napoli, Toni Conceiçao, ex commissario tecnico del Camerun.
LEGGI ANCHE >>> FLASH NEWS – Ansia Napoli: Kvara si ferma
L’ex ct del Camerun sugli effetti della Coppa d’Africa
“Sicuramente toglie energie fisiche ma soprattutto mentali ai calciatori che la giocano. Però i calciatori africani, Anguissa soprattutto, sono molto professionali. I club riescono a far recuperare velocemente la migliore forma fisica attraverso le nuove metodologie. Più difficile recuperare sotto l’aspetto mentale, perché è una competizione a cui i calciatori tengono molto”. Questa l’idea del tecnico sulla competizione.
“Garcia non era in sintonia con i calciatori”
L’intervento si è successivamente spostato sulla stagione degli azzurri e sulle difficoltà di insediamento di Rudi Garcia in un gruppo che probabilmente ha quasi da subito rigettato le direttive tecnico-tattiche: “Ho avuto modo di parlare con lui quando il Napoli ha giocato col Braga. Mi ha raccontato che Garcia non era entrato in sintonia con i calciatori del Napoli, per le metodologie di lavoro diverse rispetto a quelle di Spalletti. La stagione sotto tono di Anguissa non è riconducibile al singolo giocatore, ma comprende tutta la squadra e l’allenatore. Il problema principale del Napoli secondo me è stato proprio Rudi Garcia, che non è entrato in sintonia con i nuovi calciatori, ha avuto poca empatia”.