Una stagione da dimenticare per il Napoli che, dopo il dominio disarmante dello scorso campionato, mai si sarebbe aspettato di vedersi, agli inizi di aprile, a ben 34 lunghezze dall’Inter capolista. Ad oggi è addirittura a rischio una qualificazione per le competizioni europee se la squadra di Calzona, già da domenica contro il Monza, non cambierà passo. Ricordando che la squadra di Mister Palladino dista solo 3 lunghezze dalla compagine partenopea, e che già all’andata riuscirono a bloccare il Napoli di Mazzarri sullo 0-0, il risultato appare tutt’altro che scontato. In merito a questo tracollo degli azzurri è oggi intervenuto Maurizio Compagnoni, storica voce di Sky, rispondendo a chi, in queste settimane, ha paragonato la cavalcata degli azzurri al miracolo, di qualche anno fa, del Leicester di Ranieri.
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Perché per Compagnoni le due storie non si somigliano
“Qualcuno dice il Leicester, ma quella squadra fu una clamorosa sorpresa e vinse il campionato lottando punto a punto. Il Napoli aveva imposto una dittatura al campionato, giocava un calcio meraviglioso, sembrava una squadra praticamente perfetta. Se non avesse avuto l’infortunio di Osimhen nel momento decisivo della Champions chissà come sarebbe andata a finire. Quest’anno rischia addirittura di restare fuori anche dalla Conference League, è una cosa davvero inspiegabile”. Commenta Compagnoni a Sky Sport 24, e sul crollo verticale di questa stagione aggiunge: “Nessuno poteva prevedere una stagione così negativa da parte del Napoli. Nella recente storia del calcio non trovo nessuna situazione paragonabile a quella del Napoli.