Ebbene sì queste le parole del direttore, Umberto Chiariello, nella scorsa puntata di “Campania Sport“, questione sollevata durante il consuetudinario editoriale, con cui ha inizio la trasmissione. Tra i temi trattati, appunto, vi è stato quello inerente alle 50 ore di gioco perse, per via delle sempre più reiterate soste nazionali, e alle conseguenze dannose che queste posso comportare: infortuni, campionati falsati e danni agli investimenti realizzati dai club, per via di tali dinamiche.
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Rodri-Zapata-Carvajal out
Il quesito principale, posto dal direttore nella parte iniziale del proprio editoriale, è il seguente, perché si sta optando per un calcio avente il susseguirsi di troppe partite, al tal punto da prevedere match importanti in giorni e orari, che non sono positivi ne per i giocatori, ne per coloro i quali purtroppo sono vincolati da orari lavorativi, che non gli consentono di godere della visione dell’evento? Perché si sta riconducendo tutto al mero denaro, al business che il calcio può sempre piú incrementare, e non ai valori e ai principi sportivi? E soprattutto perché si stanno stroncando carriere importanti, a causa della grande mole di gioco, come quelle di Rodri, Zapata, Carvajal che avrebbero potuto ancora fornire molto al mondo del calcio, apporto che potranno dare forse un domani di ritorno dagli infortuni, ma fino ad allora, si può affermare che per tutti questi fattori, “ci stanno rubando il calcio”.