In queste ore è tornato sotto i riflettori della stampa il tanto citato acquisto di Victor Osimhen, con annesse, e non poco discusse, plusvalenze. Nella giornata di oggi è stato lo stesso patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, a chiedere di esser ascoltato dai Pubblici Ministeri della Procura di Roma, proprio nell’ambito della compravendita per l’attaccante nigeriano. Ma cosa è realmente accaduto per portare Victor all’ombra del Vesuvio, e strapparlo al Lille? Tuttomercatoweb ha provato a spiegarlo in queste ore.
LEGGI ANCHE >>> “Sei una scimmia” – Stadio del Getafe ridotto per tre giornate
Osimhen ceduto per salvare il bilancio del Lille
Victor Osimhen arrivò a Napoli per la cifra di 70 milioni più 10 di bonus, in più i partenopei aggiunsero i cartellini di Karnezis valutato 5 milioni, Palmieri 7, Manzi 4 e Liguori 5. “A giugno mi chiamò il Napoli per un incontro. Siamo andati io e il mio procuratore, la società ci ha offerto due opzioni: potevo rinnovare per un anno e restare, o accettare di andare al Lille e firmare per tre anni, entrando nell’operazione Osimhen. Io ho accettato e il 30 giugno abbiamo firmato con il Lille. Però non siamo mai andati a Lille, nemmeno per firmare. Hanno mandato i contratti a Napoli e abbiamo firmato a Castel Volturno. Purtroppo io non sapevo tutto, loro non è che ti dicono che volevano fare plusvalenza. Ci hanno detto solo che il Lille voleva tre giovani e che avevano pensato a noi. Poi col passare delle settimane abbiamo scoperto tutto, ma ormai eravamo coinvolti, non potevamo più fare nulla”. Dichiarerà Liguori poco dopo, complicando ancor di più la ricostruzione dei fatti.
Ma perché la trattativa andò in porto con queste modalità?
Sempre secondo Tmw però, il Lille navigava in acque tutt’altro che buone all’epoca. Il club francese infatti, soprattutto nel periodo che seguì la pandemia, vedeva pendere sul proprio capo un bilancio decisamente in rosso. Il DCNG (Direction National du Contrôle de Gestion), l’organismo che ha la responsabilità di monitorare i conti delle società di Ligue1, fu molto chiaro: senza i 105 milioni per saldare il bilancio, il club non avrebbe potuto iscriversi al prossimo campionato di Ligue 1. Per questo motivo di fatto furono messi in vetrina Gabriel Magalhaes (all’Arsenal per 30 milioni), Junior Alonso (per 3 milioni all’Atletico Mineiro) e Osimhen (per 70 milioni più bonus al Napoli). Sarebbero proprio questi i dati oggettivi grazie ai quali ADL starebbe facendo valere la propria posizione, dato che, sulla base di quanto detto, il Napoli di fatto non avrebbe tratto alcun vantaggio dall’inserimento dei suoi tesserati nella trattativa, in quanto i conti in rosso erano in realtà quelli del club francese e non quelli dei partenopei.