Fa ancora molto discutere la sconfitta subita dal Napoli al Maradona sabato. Gli azzurri hanno creato a fasi alterne e, come evidenziato anche da Mister Calzona, in modo confusionario. Il problema principale resta ancora una volta il reparto difensivo, con il Napoli che fa enormemente fatica ad ottenere dei clean scheet. Gli attuali Campioni d’Italia portano con sé un dato emblematico: in casa il numero di gol subiti supera quello dei gol segnati. Un paradosso se si considerano i dati della scorsa stagione, e se si pensa che l’unica grande novità nell’undici iniziale è l’assenza di Kim (che in Germania sta deludendo molto). Ma ciò che preoccupa di più è l’aspetto emotivo della squadra, apparsa spenta e demoralizzata; lo stesso Gasperini l’ha definita “senza entusiasmo”. Proprio sull’aspetto mentale dei ragazzi è intervenuto, per Il Mattino, Fabio Cannavaro.
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Cannavaro: “Sconfitta che lascia il segno”
“Quella con l’Atalanta è una sconfitta che lascia il segno. Prima e dopo la sosta per le Nazionali, sono le partite più complicate per chi ha dei problemi come li ha il Napoli. Ed è l’aspetto mentale quello su cui bisognava lavorare di più. Ho visto una squadra scarica, molle, c’era rassegnazione“. Commenta il campione del Mondo. E sulla necessità di ripartire aggiunge: “Deve cercare di rialzare la testa, perché da qui inizia la prossima stagione. Il Napoli Campione d’Italia figuracce non le può fare. Deve trovare un posto anche in Europa, pure se non è la Champions ma la porta di servizio, altrimenti sarebbe un fallimento totale“.