È una sconfitta che brucia quella maturata nella sfida Champions di ieri. Gli azzurri stanno vivendo una stagione non pronosticabile nemmeno nella peggiori delle ipotesi, soprattutto se si considera lo scudetto vinto lo scorso anno quasi in scioltezza.
A tutto ciò va ad aggiungersi un’identità troppe volte persa e forse troppo tardi recuperata. Ieri per alcuni minuti c’è stata la sensazione che il Napoli potesse affondare quella zampata vincente per sovvertire i pronostici, eppure i partenopei, ancora una volta, sono mancati in alcune fase determinanti del match.
Un’altalena di prestazioni che da inizio anno la squadra porta con sé, e che probabilmente rappresenta una delle concause che ha condotto gli azzurri, al 12 marzo, a non avere più obbiettivi stagionali. Resta la speranza di una qualificazione alle coppe europee, ma non erano certamente queste le prospettive di inizio stagione.
Sull’eliminazione degli azzurri si è espresso anche il centrocampista argentino Esteban Cambiasso. L’ex interista, che con i nerazzurri, in Europa, è riuscito a vincere Champions League e Mondiale per Club, ha evidenziato quanto la cura dei particolari sia fondamentale in queste competizioni.
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Cambiasso: “15-20 minuti sono troppi”
“A questi livelli concedere 15-20 minuti, come ha fatto il Napoli all’inizio, è un handicap troppo grande. Anche se dopo ha fatto una bella partita, potevano segnare da entrambe le parti tanti gol. Però sono troppi i minuti. Già 4-5 ti costano, se la distrazione è un po’ più lunga, sei destinato ad andare fuori“. Questo il commento del “Cuchu” ai microfoni di Sky Sport.