Ha fatto molto discutere l’indiscrezione lanciata da Umberto Chiariello in merito ad alcune presunti liti all’interno del gruppo squadra del Napoli. Al momento non si registrano smentite o conferme, ma fatto sta che parliamo dell’ennesima grana all’interno di una stagione già disastrata. Al centro dei presunti “confronti animati” ci sarebbero Juan Jesus e il capitano Giovanni Di Lorenzo, con quest’ultimo che avrebbe accusato il collega di “averlo scavalcato” in merito al tema ritiro. Sulla questione in queste ore si è espresso uno che ben conosce il peso della fascia da capitano a Napoli, come Beppe Bruscolotti, storico capitano degli azzurri.
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Bruscolotti: “Crollo di quest’anno spiega tanto dello spogliatoio”
Intervenuto a Radio Punto Nuovo, l’ex difensore dei partenopei si è così espresso sulla partita di domenica scorsa e sulle indiscrezioni in casa Napoli: “I problemi difensivi del Napoli non possono essere di concentrazione, perché un professionista dovrebbe essere sempre dentro la partita. Il Napoli ha preso almeno 13-14 gol come quello di Abraham, a questo punto mi chiedo se ci lavorano durante la settimana… Ogni palla che arriva al centro area è un gol, questo è allarmante per il Napoli.
Io al posto di Di Lorenzo come avrei reagito? Se i miei compagni mi avessero scavalcato, mi sarei comportato diversamente. Sarei andato direttamente al dunque! Non si può mancare di rispetto al capitano e questo fotografa la squadra di oggi, dove tutto si è rotto all’interno dello spogliatoio. Che siano 3-4 calciatori a muoversi indipendentemente, non è accettabile. Juan Jesus è stato tanto difeso come uomo spogliatoio, ma poi si comporta in maniera totalmente opposta. Il gruppo è in totale anarchia, nell’assenza di un allenatore forte e un direttore sportivo: comunque il capitano è portavoce della squadra e va rispettato. Quando si vince è facile per tutti, ma in un gruppo bisogna fare quadrato quando le cose non vanno nel verso giusto. Il crollo di quest’anno spiega tanto dello spogliatoio. Hanno mancato di rispetto alla piazza e al capitano con questo gesto“.