Nel mare spesso turbolento del calcio italiano, ci sono momenti in cui la forza non sta nei gol segnati, ma nelle decisioni prese. E Aurelio De Laurentiis, nelle ultime 48 ore, ha messo a segno una delle sue vittorie più brillanti. A sottolinearlo è stato il giornalista di Sky Stefano Borghi, intervenuto a Cronache di Spogliatoio: “Mi aspettavo Conte alla Juventus. Quella di oggi è davvero una grande vittoria per De Laurentiis.”
Il tecnico salentino, corteggiato da più parti e reduce da una stagione intensa, ha deciso di rimanere a Napoli. Una scelta ponderata, figlia di garanzie tecniche, progettuali e – soprattutto – economiche. Il presidente azzurro ha promesso rinforzi, e non solo Kevin De Bruyne: il mercato sarà un terreno fertile su cui piantare le radici del futuro.
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Borghi ripercorre il percorso del Napoli: dal post-Scudetto al rilancio
Borghi ripercorre la parabola azzurra post tricolore: “Ricordiamo dove eravamo un anno fa: lo Scudetto appena vinto, ma Spalletti via, Giuntoli via. Oggi, De Laurentiis ha confermato Conte, ha rivinto lo Scudetto e rilanciato il progetto. Ha sorriso mentre altri hanno perso terreno.”
È un Napoli che ha saputo rialzarsi, anche tra mille critiche. L’addio di due uomini chiave sembrava segnare l’inizio della decadenza. Invece, è stato solo l’alba di una nuova era. L’ingaggio di Antonio Conte, la corsa scudetto vinta con autorità e la gestione lucida delle tensioni interne hanno ridato forza alla società. Oggi il Napoli guarda al futuro con ambizione e struttura.
Giuntoli e la Juve, addio amaro: “Niente tempo per i progetti”
Dall’altra parte della barricata, in casa Juventus, si chiude un capitolo turbolento. Stefano Borghi non usa giri di parole: “Giuntoli lo sapevamo in posizione precaria, ma la lettera di Elkann lo definiva ‘guida assoluta del progetto’. Oggi è fuori.”
Promesse non mantenute, investimenti che non hanno prodotto risultati, una sola certezza – il quarto posto – centrata con fatica e con un progetto tecnico mai realmente decollato. In un contesto che non concede tempo né pazienza, Giuntoli ha dovuto pagare il conto. “Ora la Juve deve ridisegnare l’assetto. Ma si sapeva: una big sarebbe rimasta con il cerino in mano.”
Per Borghi De Laurentiis è il regista silenzioso
In una Serie A sempre più teatrale e imprevedibile, De Laurentiis ha giocato in silenzio, ma con strategia. Ha scelto di blindare Conte, di alimentare un progetto ambizioso, e di muoversi con largo anticipo sul mercato. I colpi in arrivo – da De Bruyne ai nomi ancora sotto traccia – non sono solo acquisti, ma dichiarazioni d’intenti.
Oggi Napoli ha ritrovato una leadership non solo tecnica, ma anche istituzionale. Mentre altri si interrogano sul futuro, De Laurentiis ha già tracciato la rotta.
Il Napoli sorride, la Juve si ricostruisce
La vittoria di De Laurentiis non sta solo nel trattenere Conte. Sta nell’aver trasformato un momento critico in una nuova primavera. Il Napoli ha saputo rifondarsi, rafforzarsi e rilanciare. La Juventus, invece, è chiamata a ripartire da zero.
Nel calcio, come nella vita, contano i tempi delle scelte. E oggi, l’orologio di De Laurentiis è perfettamente sincronizzato col destino del Napoli.
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