Massimiliano Allegri

Undici anni dopo, Massimiliano Allegri torna sulla panchina del Milan. Un ritorno che profuma di rivincita e memoria, un cerchio che si chiude laddove – nel gennaio 2014 – si era interrotto bruscamente dopo una sconfitta contro il Sassuolo. Oggi, il club rossonero lo riaccoglie con una nuova missione e un obiettivo chiaro: riportare stabilità, carisma e risultati attraverso una gestione esperta e consolidata.

Ma un allenatore, da solo, non costruisce un impero. Per questo, Allegri lavora con meticolosità alla composizione del suo staff tecnico, puntando a ricreare a Milanello lo zoccolo duro che lo ha accompagnato negli anni più recenti alla Juventus.

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Landucci vice di Allegri: la fedeltà di sempre

Non c’è Allegri senza Marco Landucci. Il legame tra i due va oltre la semplice collaborazione professionale: è un sodalizio iniziato nel 2008 a Cagliari, proseguito al Milan (dove inizialmente Landucci fu preparatore dei portieri) e poi rinsaldato nella lunga avventura juventina, dove ha ricoperto il ruolo di vice allenatore con dedizione e competenza, sostituendo Max in diverse occasioni ufficiali.

Anche se il loro contratto con la Juventus è valido fino al 30 giugno, Allegri e Landucci hanno già tracciato la rotta per la nuova avventura in rossonero. Con loro potrebbe arrivare anche un altro elemento storico dello staff: il preparatore atletico Simone Folletti.

Filippi al Milan? Il preparatore dei portieri è un obiettivo

Nel mosaico tecnico immaginato da Allegri non manca il tassello di Claudio Filippi. Preparatore dei portieri per oltre un decennio alla Juventus – dal 2010 al 2024 – oggi ricopre il ruolo di coordinatore del settore giovanile bianconero. Allegri lo vorrebbe nuovamente al suo fianco a Milanello, affidandogli il delicato compito di curare la crescita e la resa dei portieri rossoneri. La trattativa è aperta: molto dipenderà dalla volontà di Filippi di lasciare Torino e abbracciare una nuova sfida.

Magnanelli verso l’addio alla Juventus Primavera

Altro nome caldo è quello di Francesco Magnanelli, attuale tecnico della Primavera juventina. L’ex capitano del Sassuolo è uno degli uomini più stimati da Allegri, che lo ha voluto nel suo staff tecnico nella seconda parentesi bianconera.

Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, Allegri lo avrebbe già contattato per sondarne la disponibilità a seguirlo anche al Milan. Magnanelli riflette: lasciare la Juventus in un ruolo di primo piano per tornare all’ombra di Allegri non è una decisione banale, ma la chiamata di Max pesa, eccome.

Dolcetti e Trombetta: fedeltà confermata ad Allegri

Nel nuovo staff milanista ritroveremo anche Aldo Dolcetti e Maurizio Trombetta, due collaboratori che Allegri ha sempre considerato imprescindibili per il lavoro quotidiano sul campo e per la gestione dello spogliatoio. Entrambi hanno già dato la loro disponibilità a seguire il tecnico a Milano, contribuendo alla ricostruzione di una macchina collaudata ed efficiente.

Padoin resta a Torino

Discorso diverso per Simone Padoin, un altro volto legato ad Allegri sin dai tempi del Cagliari. Dopo aver concluso la carriera da calciatore, Padoin ha intrapreso il percorso tecnico proprio all’interno del settore giovanile juventino, diventando vice di Magnanelli nella Primavera.

Al momento, Padoin resterà a Torino, anche in virtù della possibilità concreta di prendere il posto dell’ex Sassuolo qualora questi dovesse accettare la proposta del Milan.

Allegri-Milan: un progetto che parte dal gruppo

Il ritorno di Massimiliano Allegri rappresenta un momento simbolico per il Milan, ma anche una scelta di continuità tecnica. La ricostruzione non parte solo dal mercato o dagli schemi tattici, ma dalle persone. Uomini fidati, capaci, allineati con la visione dell’allenatore. Da Landucci a Magnanelli, da Dolcetti a Filippi: il Milan si prepara a voltare pagina con la sicurezza di chi conosce la strada.

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