Le dichiarazioni di Mamuka Jugeli, agente di Kvara, seguite poi dalle parole del padre del georgiano, nella giornata di ieri, hanno in pochissimi minuti fatto il giro del mondo. Un po’p perché nessuno ci si aspettava questa rottura totale nel bel mezzo dell’Europeo, un po’ perché il Napoli di Conte sarebbe dovuto ripartire dai suoi colpi e un po’ perché lo stesso Jugeli aveva messo le cose in chiaro lo scorso 14 maggio: “Non abbiamo fretta di prendere una decisione, perché il Napoli è la seconda casa di Khvicha. Apprezziamo la cura e il rispetto del Napoli e del signor Presidente nei confronti di Khvicha. Se ci sarà un’offerta che soddisferà il club, il giocatore, e De Laurentiis non sarà contrario, la decisione sul futuro di Kvaratskhelia verrà presa. Ma solo tenendo conto di questo“. Parole che di fatto avevano attestato il rapporto cordiale e sereno tra le parti, ma cosà è successo a distanza di un mese? Secondo La Gazzetta dello Sport sarebbe stato tutto un bluff.
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Cosa è successo con l’agente di Kvara e chi racconta la versione giusta?
Questa l’analisi del quotidiano sportivo sulle vicende legate al georgiano: “Ma, a ripensare ora a quell’incontro, viene il sospetto di un grande bluff da parte della delegazione georgiana: in Francia, da settimane, parlano di un sì di Kvara al Psg, per un contratto da circa 8 milioni a stagione che sarebbe impareggiabile per il Napoli”.